Alcuni suggerimenti per la lettura spirituale personale
Preghiera
- Il libro delle preghiere, a cura di Enzo Bianchi, ed. Einaudi.
È una raccolta di preghiere.
Superando i confini confessionali, il libro vuole seguire l'ispirazione di poeti diversissimi tra loro, e tuttavia accomunati da una tensione metafisica e spirituale irriducibile, anche quando si tratta di preghiere legate a occasioni o a liturgie particolari. Ecco gli inni di Simeone, il nuovo teologo, o quelli di Ilario di Poitiers, la preghiera del mattino di un Anonimo siriaco, le benedizioni della liturgia ebraica per passare all'inevitabile S. Francesco, ai sonetti di Shakespeare, arrivando fino a Verlaine, Kierkegaard, Rilke. Il volume si articola in diverse sezioni che comprendono preghiere di religioni differenti ma sempre all'interno del mondo culturale cristiano. |
- Al Dio sempre più grande. Pregare con i gesuiti, ed. italiana a cura di Antonio Spadaro sj, ed. Ancora.
È una raccolta di preghiere.
"Al Dio sempre più grande" raccoglie preghiere e poesie scritte da gesuiti di varie epoche, nazioni e culture, ma uniti da una spiritualità che ha plasmato le loro vite, spingendoli ad agire "per la maggior gloria di Dio", come chiedeva Ignazio di Loyola, il loro fondatore. I gesuiti sono uomini di azione che trovano nel colloquio con Dio la concentrazione per agire. Dunque queste preghiere sono tutte espressioni di uomini che sono abituati a "cercare e trovare Dio in tutte le cose", e non solamente nel tempio. Leggendo i testi, suddivisi secondo le quattro settimane degli Esercizi Spirituali, si ricordi che "non è il molto sapere che sazia e soddisfa l'anima, ma sentire e gustare le cose intimamente". |
Spiritualità
- Messaggio per un'aquila che si crede un pollo, A. De Mello, 2013, ed. Piemme.
Anthony De Mello ricorda che spesso "la vita è quella cosa che ci accade mentre siamo impegnati a fare altri progetti", mentre ce ne stiamo addormentati aspettando che qualcosa succeda. Il suo non è solo un invito, è un grido: "Svegliatevi!". Con grande umorismo e tanta semplicità, tra parabole indiane, battute, storielle divertenti, ci porta ad aprire gli occhi, a sbarazzarci delle tante etichette che gli altri ci affibbiano e dietro le quali noi stessi talvolta ci nascondiamo, e a prendere in mano ogni aspetto della nostra vita. La parola chiave è "consapevolezza" e, attraverso un percorso fatto di brevi capitoli da meditare e di semplici esercizi, ci conduce nell'intimità di noi stessi, alla scoperta dei nostri veri bisogni e desideri, e ci aiuta a scoprire chi siamo davvero e dove vogliamo andare. Il suo messaggio è forte e diretto: "Scopri te stesso e riprenditi la vita".
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- Chiamati all'amore, A. De Mello, 2015, ed. Mondadori.
Raccolta di ricordi di un mistico che, avendo avuto il coraggio di vedere la realtà, fu ricolmo di compassione e di amore verso tutti gli esseri e verso tutte le cose. Riflessioni autobiografiche che ripercorrono il penoso sentiero sul quale A. de Mello, negli ultimi anni della sua vita, fu condotto a spogliarsi di tutti i propri sistemi intellettuali, di tutte le formule e di tutti i legami, per avere accesso all'amore, alla libertà, cioè alla solitudine più radicale.
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- Invito alla buona vita, A. Grun, 2012, ed. Queriniana.
Bibbia
- Come leggere la Bibbia, L. Maggi, articolo. [Clicca qui]
- I vangeli. Una guida alla lettura. C. Broccardo, 2009, ed. Carocci.
Da ormai duemila anni i Vangeli sono oggetto di studio, di preghiera, di critica. Questo libro parte dalla consapevolezza che, qualunque sia il motivo che oggi ci spinge a prenderli in considerazione, a parlarne ancora, la prima cosa da fare sia sempre e comunque quella di leggerli. Lo scopo di queste pagine è proprio quello di fornire al lettore i punti di riferimento essenziali affinché si possa orientare nel racconto di Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Non si tratta dunque di un fascio di riflessioni sugli scritti evangelici, ma piuttosto di una mappa che offre percorsi di lettura; non di un libro da leggere da solo, dunque, ma di uno strumento che accompagna la lettura dei Vangeli.
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- Guida alla conoscenza della Bibbia, L. Manicardi, 2009, ed. Carocci.
La Bibbia è un complesso di libri, una biblioteca che riunisce testi differenti la cui pluralità concerne sia le epoche che le lingue e i generi letterari di composizione. La Bibbia cristiana è un testo dialogico: nasce dal dialogo ininterrotto fra Antico e Nuovo Testamento. Essa, inoltre, è via per l'umanizzazione dell'uomo e testimone di una vita che l'ha prodotta: luogo di incontro tra Dio e uomo, il testo biblico è punto di contatto tra gli uomini di cui esso narra e il lettore odierno. L'uomo biblico, infatti, agisce e parla, ama e lavora, combatte e soffre, vive e muore come gli uomini di ogni tempo e di ogni luogo. Così, come l'uomo biblico, tutti noi siamo chiamati a divenire sempre più umani: è la nostra vocazione, poiché l'umano che è in noi è il luogo della nostra immagine e somiglianza con Dio.
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Su Gesù
- Gesù e la sua gente, P. Sacchi, 2003, ed. San Paolo.
Chi videro i contemporanei di Gesù? Quale persona incontrarono veramente? Cosa colpiva della sua personalità, del suo carattere, del suo modo di parlare e di vivere? Di certo, qualcosa deve essere successo in quello angolo del mondo che era la Palestina di 2000 anni fa, qualcosa di eccezionale, di unico e sconvolgente tanto da suscitare odio e amore contemporaneamente. Il libro di Paolo Sacchi, grande esperto di letteratura intratestamentaria e ottimo divulgatore, offre al lettore un incontro di straordinaria efficacia con la persona dell'ebreo Gesù, come in un film girato in presa diretta abitando giorno per giorno i luoghi, le abitudini, i protagonisti del suo tempo. Una vera indagine su Gesù dall'esito sorprendente, realizzata da una prospettiva inedita.
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- L'uomo Gesù. Giorni, luoghi, incontri di una vita, A. Destro - M. Pesce, 2008, ed. Mondadori.
Chi era davvero Gesù? A chi si rivolgeva la sua predicazione? Cosa nei suoi comportamenti e nelle sue parole provocò l'entusiasmo di tanti seguaci e l'ostilità estrema di coloro che l'uccisero? In che misura il suo agire concreto fra gli uomini derivò da una crisi profonda che pervadeva non solo il suo ambiente ma anche ampi settori della società antica? Adriana Destro e Mauro Pesce si cimentano in una rilettura dei vangeli canonici e apocrifi e dei testi del primo cristianesimo attraverso le lenti dell'antropologia e della storia sociale per cercare di ricostruire lo straordinario stile di vita di Gesù, gli ambienti che frequentava, gli interlocutori ai quali era indirizzato il suo messaggio, le pratiche sociali e le forme culturali con cui dovette confrontarsi e di cui si servì per raccogliere attorno a sé quel gruppo di discepoli che poi darà origine a tante e spesso contraddittorie interpretazioni. Un libro di grande respiro che, superando vecchi paradigmi interpretativi, tenta di rispondere, con nuovi strumenti, alle tensioni conoscitive della nostra epoca. "Gesù è patrimonio dell'umanità. La sua storia ci coinvolge tutti. È necessaria pertanto una riflessione in grado di includerlo nell'ambito del dibattito intellettuale odierno. Ciò può aiutare a stabilire un contatto tra la sua vicenda e la nostra cultura, che dal cristianesimo è costantemente modellata".
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Discernimento spirituale
- Occasione o tentazione?, S. Fausti, 2005, ed. Ancora.
Un piccolo manuale di cammino interiore che attinge dalle tradizioni più antiche e collaudate per imparare l'arte di discernere e decidere. L'autore, con una esposizione precisa e un linguaggio semplice, aiuta a vedere la differenza tra piacere apparente e gioia, tra tristezza positiva e negativa, e propone esercizi da fare per vivere il dono più grande dell'uomo: la libertà.
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- Il grano e la zizzania. Il discernimento: punto di incontro tra preghiera e azione, Th. H. Green, 2007, ed. Apostolato della Preghiera.
Il discernimento come punto di incontro tra preghiera e azione. È questa l'idea di fondo che l'autore illustra ed esemplifica mediante un articolato itinerario di riflessione spirituale che, per l'orizzonte che lo ispira, si presenta quasi come un commentario alle famose "Regole per il discernimento" di Sant'Ignazio.
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- Il discernimento, M.I. Rupnik, 2004, 2 voll., ed. Lipa.
Gesuiti
- Racconto di un pellegrino, S. Ignazio di Loyola, 2008, ed. Città Nuova.
Viene qui pubblicato con criteri aggiornati il Racconto di un pellegrino, l'autobiografia di S. Ignazio di Loyola. È un testo pilota della spiritualità cristiana. In esso Gesù è visto dal fondatore dei gesuiti come sole da cui egli attinge costantemente energia salvifica per sé e per molti altri. Ignazio percorre i luoghi del suo pellegrinaggio terreno, a partire da quelli della Terra Santa consacrati da Cristo, con gli occhi fissi a questo suo sole, unicamente intento a realizzare la più profonda unione al mistero del Verbo incarnato operante nella storia dell'uomo. È così che, attraversando gradi di esperienza (di scrittura) via via più centrati, il Pellegrino passerà a vivere dalla periferia della sua persona, con i suoi difetti di natura e di cultura, alla pienezza di quella ricca affettività, maturata nell'amicizia con Cristo, per cui si disse del Loyola che aveva il cuore più grande del mondo.
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- Silenzio, E. Shusaku, 2013, ed. Corbaccio.
Nagasaki, 1633: l'indomito padre gesuita Cristovao Ferreira, che da anni si batte in Giappone per diffondere il cristianesimo, ha rinnegato la vera fede ed è diventato un apostata: questa è la notizia sconvolgente che giunge a Roma. La Compagnia del Gesù decide allora di inviare in Oriente due giovani fratelli, Sebastian Rodrigues e Francisco Garrpe per compiere un'indagine all'interno della chiesa locale. I due gesuiti però, partiti pieni di ideali e di entusiasmo, si scontrano ben presto con la dura realtà del Giappone dei Tokugawa e delle persecuzioni. I sospetti cristiani vengono costretti dalle autorità giapponesi a calpestare immagini sacre: chi si rifiuta viene torturato e ucciso, mentre chi accetta viene deriso e costretto a vivere ai margini della società, rifiutato tanto dalla comunità cristiana quanto dai giapponesi. La vita in Giappone si fa sempre più difficile per Rodrigues che ora vive in prima persona le persecuzioni e che finisce, evangelicamente, per essere tradito dall'amico Kichijiro, il suo "Giuda", mentre implora Dio di rompere il suo "silenzio".
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Varie
- Lettere a un giovane poeta-lettere a una giovane signora-su Dio, R. M. Rilke, 1980, ed. Adelphi.
Le Lettere a un giovane poeta furono realmente indirizzate da Rilke al giovane scrittore Kappus fra il 1903 e il 1908. Pubblicate postume nel 1929, si diffusero in breve tempo nei paesi di lingua tedesca come una specie di breviario – non tanto d’arte quanto di vita. Oggi, nella generale riscoperta di Rilke, ormai sfrondato di quegli omaggi sensibilistici che per molti avevano a lungo impedito l’accesso alla sua grande poesia, queste pagine tornano a essere una guida preziosa. Fin dalle prime righe, esse ci danno l’accordo che poi sentiremo risuonare in ogni parola di Rilke: «La maggior parte degli avvenimenti sono indicibili, si compiono in uno spazio che mai parola ha varcato, e più indicibili di tutto sono le opere d’arte, misteriose esistenze, la cui vita, accanto alla nostra che svanisce, perdura». Scrivere, per Rilke, era al tempo stesso un atto che poneva esigenze assolute, mutando la vita intera, e un oscuro processo biologico, una fermentazione delicata dove alla coscienza spettava soprattutto di stare in ascolto, esercitando un’ardua «passività attiva». E proprio in queste lettere Rilke ha saputo illustrare la sua «via» alla letteratura con le parole più precise e più dense. Unite a due altri brevi testi di carattere affine (le Lettere a una giovane signora e Su Dio), le Lettere a un giovane poeta vengono qui proposte nella celebrata versione di Leone Traverso, che fu uno dei primi e più felici interpreti di Rilke in Italia.
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- This is water, David Foster Wallace [Testo]