Scheda di raccolta dei frutti
al TERMINE del cammino fatto con le schede consegnate
al TERMINE del cammino fatto con le schede consegnate
Il percorso non è ancora concluso. Come per ogni meditazione c’era la rilettura personale, così ora, alla fine, c’è la rilettura di tutta la strada fatta. È un tempo prezioso, tipico della pedagogia ignaziana, per riconoscere i passi di Dio nel cammino compiuto.
1. Mi metto alla presenza del Signore
Prendo qualche istante per fare silenzio nel cuore. Ringrazio Dio per il cammino compiuto con questo percorso e per tutto ciò che è germogliato, anche se piccolo o nascosto.
Chiedo di essere illuminato per riconoscere i frutti veri, quelli che conducono alla verità di me stesso e della vita.
2. Rilettura del percorso
Ripenso ai temi affrontati e riportati nelle singole schede, ai brani biblici meditati, alle intuizioni ricevute.
3. I frutti spirituali
Individuo e nomino i frutti concreti del cammino, sapendo che “frutto” non significa solo emozione positiva, ma qualsiasi movimento che mi ha avvicinato a Dio e alla verità di me.
4. I frutti relazionali
La Parola ascoltata ha avuto un impatto sul mio modo di vivere le relazioni?
5. La direzione per il futuro
Lo sguardo ignaziano ci insegna che la preghiera si apre sempre alla vita concreta.
6. Messa per iscritto e colloquio finale col Signore
Metto per iscritto, su un foglio, i doni ricevuti e i “punti di conversione”, cioè gli ambiti della mia vita in cui riconosco che Dio mi sta chiamando a crescere e di cui voglio assumermi piena responsabilità nel cammino che mi attende. A partire da questo elenco, compongo una breve preghiera personale per offrire a Dio tutto quello che ho vissuto in questo percorso.
Al termine guardo la mia vita e il cammino fatto come dono ricevuto, e offro tutto a Dio con libertà e gratitudine:
Prendi, Signore, e ricevi
tutta la mia libertà,
la mia memoria,
la mia intelligenza
e tutta la mia volontà,
tutto ciò che ho e possiedo;
tu me lo hai dato,
a te, Signore, lo ridono;
tutto è tuo,
di tutto disponi secondo ogni tua volontà;
dammi il tuo amore e la tua grazia;
questo mi basta.
(Esercizi spirituali, 234)
1. Mi metto alla presenza del Signore
Prendo qualche istante per fare silenzio nel cuore. Ringrazio Dio per il cammino compiuto con questo percorso e per tutto ciò che è germogliato, anche se piccolo o nascosto.
Chiedo di essere illuminato per riconoscere i frutti veri, quelli che conducono alla verità di me stesso e della vita.
2. Rilettura del percorso
Ripenso ai temi affrontati e riportati nelle singole schede, ai brani biblici meditati, alle intuizioni ricevute.
- Quale scheda o tema mi ha toccato di più? Perché?
- Quali parole, immagini o gesti di Gesù sono rimasti più impressi in me?
- Ci sono state resistenze, fatiche o rifiuti? Cosa mi dicono?
3. I frutti spirituali
Individuo e nomino i frutti concreti del cammino, sapendo che “frutto” non significa solo emozione positiva, ma qualsiasi movimento che mi ha avvicinato a Dio e alla verità di me.
- Ho notato cambiamenti nel mio modo di pregare, cioè di relazionarmi col mistero profondo della realtà?
- Sono cresciuto in qualche atteggiamento interiore (fiducia, libertà, capacità di perdonare, pazienza, attenzione agli altri…)?
- Quale passo di vita sento di aver già compiuto?
4. I frutti relazionali
La Parola ascoltata ha avuto un impatto sul mio modo di vivere le relazioni?
- Ho avvertito più attenzione, ascolto, cura verso qualcuno?
- Ci sono relazioni che hanno ritrovato pace o verità?
- Ho percepito una maggiore responsabilità verso la comunità o l’ambiente?
5. La direzione per il futuro
Lo sguardo ignaziano ci insegna che la preghiera si apre sempre alla vita concreta.
- Cosa sento che il Signore mi chiede adesso?
- Quale passo concreto posso compiere nei prossimi mesi per custodire e far crescere i frutti ricevuti?
- C’è un impegno preciso che voglio assumere davanti a Lui?
6. Messa per iscritto e colloquio finale col Signore
Metto per iscritto, su un foglio, i doni ricevuti e i “punti di conversione”, cioè gli ambiti della mia vita in cui riconosco che Dio mi sta chiamando a crescere e di cui voglio assumermi piena responsabilità nel cammino che mi attende. A partire da questo elenco, compongo una breve preghiera personale per offrire a Dio tutto quello che ho vissuto in questo percorso.
Al termine guardo la mia vita e il cammino fatto come dono ricevuto, e offro tutto a Dio con libertà e gratitudine:
Prendi, Signore, e ricevi
tutta la mia libertà,
la mia memoria,
la mia intelligenza
e tutta la mia volontà,
tutto ciò che ho e possiedo;
tu me lo hai dato,
a te, Signore, lo ridono;
tutto è tuo,
di tutto disponi secondo ogni tua volontà;
dammi il tuo amore e la tua grazia;
questo mi basta.
(Esercizi spirituali, 234)