P. Sergio Ucciardo, gesuita
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Scheda di raccolta dei frutti
al TERMINE del cammino fatto con le schede consegnate


Il percorso non è ancora concluso. Come per ogni meditazione c’era la rilettura personale, così ora, alla fine, c’è la rilettura di tutta la strada fatta. È un tempo prezioso, tipico della pedagogia ignaziana, per riconoscere i passi di Dio nel cammino compiuto.
​

 
1. Mi metto alla presenza del Signore
Prendo qualche istante per fare silenzio nel cuore. Ringrazio Dio per il cammino compiuto con questo percorso e per tutto ciò che è germogliato, anche se piccolo o nascosto.
Chiedo di essere illuminato per riconoscere i frutti veri, quelli che conducono alla verità di me stesso e della vita.
 
2. Rilettura del percorso
Ripenso ai temi affrontati e riportati nelle singole schede, ai brani biblici meditati, alle intuizioni ricevute.
  • Quale scheda o tema mi ha toccato di più? Perché?
  • Quali parole, immagini o gesti di Gesù sono rimasti più impressi in me?
  • Ci sono state resistenze, fatiche o rifiuti? Cosa mi dicono?
 
3. I frutti spirituali
Individuo e nomino i frutti concreti del cammino, sapendo che “frutto” non significa solo emozione positiva, ma qualsiasi movimento che mi ha avvicinato a Dio e alla verità di me.
  • Ho notato cambiamenti nel mio modo di pregare, cioè di relazionarmi col mistero profondo della realtà?
  • Sono cresciuto in qualche atteggiamento interiore (fiducia, libertà, capacità di perdonare, pazienza, attenzione agli altri…)?
  • Quale passo di vita sento di aver già compiuto?
 
4. I frutti relazionali
La Parola ascoltata ha avuto un impatto sul mio modo di vivere le relazioni?
  • Ho avvertito più attenzione, ascolto, cura verso qualcuno?
  • Ci sono relazioni che hanno ritrovato pace o verità?
  • Ho percepito una maggiore responsabilità verso la comunità o l’ambiente?
 
5. La direzione per il futuro
Lo sguardo ignaziano ci insegna che la preghiera si apre sempre alla vita concreta.
  • Cosa sento che il Signore mi chiede adesso?
  • Quale passo concreto posso compiere nei prossimi mesi per custodire e far crescere i frutti ricevuti?
  • C’è un impegno preciso che voglio assumere davanti a Lui?
 
 
6. Messa per iscritto e colloquio finale col Signore
Metto per iscritto, su un foglio, i doni ricevuti e i “punti di conversione”, cioè gli ambiti della mia vita in cui riconosco che Dio mi sta chiamando a crescere e di cui voglio assumermi piena responsabilità nel cammino che mi attende. A partire da questo elenco, compongo una breve preghiera personale per offrire a Dio tutto quello che ho vissuto in questo percorso.
 
Al termine guardo la mia vita e il cammino fatto come dono ricevuto, e offro tutto a Dio con libertà e gratitudine:
 
Prendi, Signore, e ricevi
tutta la mia libertà,
la mia memoria,
la mia intelligenza
e tutta la mia volontà,
tutto ciò che ho e possiedo;
tu me lo hai dato,
a te, Signore, lo ridono;
tutto è tuo,
di tutto disponi secondo ogni tua volontà;
dammi il tuo amore e la tua grazia;
questo mi basta.
 
(Esercizi spirituali, 234)
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